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Nel 1967 Riki tenta la carta Sanremo, partecipandovi con l'allora
compagna di Mick Jagger. Marianne Faithfull. La mossa sembra
solamente pubblicitaria ma, in realtà, la canzone proposta dai
due (C'è chi spera), è una delle più interessanti in gara. Sul
retro di quel singolo troviamo Sono il tuo poeta.
Sempre nel 1967 il successo continua ad arridere a Riki, che partecipa anche al Festivalbar con Prendi fra le mani la testa, ancora di Mogol-Battisti, insieme ad una bella cover, Beggin' dei Four Seasons dal titolo Prega e che incontrerà un successo immediato. Richiestissimo nei locali alla moda di allora, primi fra tutti i Piper di Roma e Milano . Nel maggio 1968 conosce e diventa amico del leggendario chitarrista Jimi Hendrix, in Italia per la sua unica tourneè, nel soggiorno milanese. Riki parlava benissimo l'inglese, aveva una mentalità Europea, era simpaticissimo ed entrò subito in sintonia con lui.
Tempo dopo andò a Londra a trovarlo e ricevette la stessa simpatica ospitalità.
Con la realizzazione di Ma l'amore no (di Giovanni D'Anzi'.), forse sulla scia "revival" di Portami tante rose dei Bisonti e dei "suoi" Camaleonti, incide sul lato B Un'altra vita , brano cantato da Paul Jones (Free me) nel film "Privilege" . La canzone è la descrizione della sua avventura nel sistema discografico, Riki decide di non scendere più a compromessi, vuole decidere direttamente cosa interpretare, senza la ricerca del successo ad ogni costo. Qualcuno lo taccia di presunzione e dopo tre o quattro singoli realizzati in un anno, nel 1968 vedrà la luce solo un 45 giri. Quest'ultimo Il re della solitudine e E volerai è composto da due cover. La prima è ancora un brano di Paul Jones, Sons and lovers.
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